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Quale destino per le costruzioni non autorizzate site fuori zona edificabile?

In una recente sentenza (1C_469/2019, 1C_483/2019 del 28 aprile 2021, prevista per la pubblicazione) il Tribunale federale ha fatto chiarezza riguardo al destino delle costruzioni non autorizzate site fuori zona edificabile e, soprattutto, riguardo all’applicabilità del cosiddetto “termine di perenzione trentennale” in questi casi.

21 Dicembre 2021
in Servizi Pubblici
Tempo di lettura:3 minuti di lettura
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Quale destino per le costruzioni non autorizzate site fuori zona edificabile?
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Tale termine prevede, nello specifico, che decorsi trent’anni dalla sua edificazione, seppure abusiva, un manufatto per cui nemmeno risulti possibile il rilascio di una licenza edilizia in sanatoria non può comunque essere demolito, perché la facoltà di ordinarne la demolizione da parte delle Autorità è da considerarsi, per l’appunto, perenta.

Come meglio si vedrà a breve, si tratta di una decisione di principio, destinata a fare giurisprudenza anche nel nostro Cantone.

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Nel caso specifico, il Tribunale federale si è confrontato con un fondo sito in zona agricola nel Comune di Neuenkirch (Canton Lucerna), sul quale una ditta di costruzioni locale aveva tempo addietro costruito diversi edifici ed impianti, in gran parte senza le necessarie autorizzazioni. Sul fondo erano stati in particolare costruiti un deposito aziendale (“Werkhof”) e alcuni edifici ed impianti che svolgevano, tra le altre cose, la funzione di magazzini.

A seguito di una domanda di costruzione a posteriori, presentata dalla ditta in questione, il Municipio di Neuenkirch ha ordinato il ripristino delle condizioni originali (e quindi la demolizione) di alcune parti di questi edifici e impianti, rinunciando però ad ordinare il ripristino e la demolizione dell’edificio principiale e di alcuni edifici ed impianti annessi allo stesso (zona di deposito e magazzino), in quanto risultavano essere stati costruiti prima del 1983 ed erano pertanto, sempre a mente del Municipio, protetti dall’applicazione del termine di perenzione trentennale.

L’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e alcuni privati hanno interposto ricorso avverso tale decisione municipale, dapprima davanti al Tribunale cantonale di Lucerna ed in seguito dinanzi al Tribunale federale, sostenendo in particolare che il termine di perenzione trentennale fosse applicabile unicamente alle costruzioni non autorizzate site all’interno della zona edificabile e non anche a quelle site fuori zona edificabile.

Con sentenza 1C_469/2019, 1C_483/2019 del 28 aprile 2021 il Tribunale federale, dopo aver analizzato a fondo la tematica, ha accolto i suddetti ricorsi ed ha rinviato la questione al Comune di Neuenkirch affinché ordinasse il ripristino dello stato conforme al diritto.

Il Tribunale federale ha innanzitutto rilevato che il termine di perenzione trentennale non è regolato nella legge, bensì è stato sviluppato dalla giurisprudenza. Procedendo con l’analisi della citata giurisprudenza sul tema – ed in particolare della decisione di principio DTF 107 Ia 121 – il Tribunale federale ha sottolineato che le principali argomentazioni che hanno portato alla creazione del termine di perenzione trentennale per le costruzioni realizzate illegalmente all’interno della zona edificabile sono riconducibili, da un lato, al principio della sicurezza del diritto e, dall’altro, alle difficoltà pratiche di risalire alla situazione di fatto e di diritto (ed in particolare alle prassi comunali e cantonali) dopo più di 30 anni.

Nella sentenza in oggetto, il Tribunale federale ha stabilito che tali principi non possono valere nei casi di costruzioni realizzate illegalmente fuori zona edificabile. Secondo l’Alta Corte, la situazione ed i presupposti risultano essere ben diversi in questi casi.

Secondo il Tribunale federale, infatti, i principi della sicurezza del diritto e dell’uguaglianza giuridica vengono concretizzati al meglio quando è chiaro che un utilizzo non conforme al diritto non verrà tollerato, rispettivamente accettato, dalle autorità e questo anche nel caso in cui questo utilizzo sia stato scoperto oppure contestato dopo un lungo periodo di tempo. Inoltre, la demolizione di costruzioni non autorizzate al di fuori delle zone edificabili serve a garantire l’applicazione di uno dei principi fondamentali della pianificazione del territorio, ovvero quello della divisione tra zone edificabili e non edificabili. La tolleranza di edificazioni realizzate illegalmente nelle zone non edificabili renderebbe vano lo scopo di detto principio.

Per questi motivi, l’Alta Corte ha stabilito che fuori zona edificabile il diritto al ripristino dello stato di fatto e di diritto originario non decade dopo 30 anni. Di conseguenza, le Autorità potranno ordinare la demolizione di edifici ed impianti costruiti illegalmente fuori zona edificabile, e questo indipendentemente da quando gli stessi sono stati costruiti.

Come già accennato, questa decisione è destinata a fare giurisprudenza anche in Ticino ed in particolare in quanto il nostro cantone è ricco di edifici (rustici) siti fuori zona edificabile, non sempre costruiti o trasformati con licenza edilizia.

Di Avv. Giada Rovelli e MLaw Luca Belloni

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